L’azienda cliente lavora, tramite macchine cnc, pezzi in acciaio e ghisa. Usa un'emulsione fatta con prodotto della concorrenza.Durante il colloquio con il responsabile della produzione, ci viene segnalato un problema di pulizia delle macchine e dei pezzi lavorati che presentano in superficie uno strato appiccicoso.Il tecnico commerciale Fiprokim ha prelevato diversi campioni di emulsione da più macchine e li porta in laboratorio per le analisi del caso.
CONSIDERAZIONI DEL LABORATORIO FIPROKIM
Al fine di valutare il residuo, in due capsule di vetro sono stati versatiri spettivamente
20 ml di emulsione in uso e 20 ml di emulsione nuova fatta con Lubrofip 4013.
Come si può notare dai video, il residuo dell’emulsione fatta con Lubrofip 4013 risulta essere oleoso (come dev’essere) e, al tatto, omogeneo e non appiccicoso.
Viceversa, il residuo della macchina dove si riscontra il fenomeno oggetto di verifica risulta essere “solido” (non oleoso) e appiccicoso tanto da non vedere nessun segno di passaggio del dito.
Residuo Emulsione della concorrenza
Un aspetto importante da considerare è una caratteristica intrinseca del Lubrofip 4013, le cui emulsioni risultano essere molto “detergenti”. Puliscono, cioè, tutto l’impianto e lo mantengono pulito.
In accordo col cliente, in tre macchine è stata inserita, a rabbocco, l'emulsione fatta con Lubrofip 4013.
Mano a mano che passavano i giorni, nella vasca si poteva notare uno strato di sporcizia derivante proprio dalla pulizia dell’impianto effettuata dall’emulsione stessa.
Una volta pulito tutto l’impianto, dopo un mese circa, l’emulsione in vasca non presentava nessun tipo di sporco.
Quindi, grazie alle notevoli capacità detergenti del Lubrofip 4013, il cliente non ha più riscontrato lo strato appiccicoso né sulla macchina né sui pezzi e ha rabboccato le rimanenti 32 macchine con Lubrofip 4013 risolvendo il problema definitivamente.